Come si cura una parodontite: guida completa a terapie, tempi e risultati

Studio Dentistico Aldo Pellegrini

La parodontite (nota anche come “piorrea”) è una malattia delle gengive che, se non trattata tempestivamente, può portare alla perdita dei denti.
È una delle cause principali di edentulia (perdita dei denti) nell’adulto, ma oggi esistono cure efficaci che permettono di arrestare il processo e di mantenere la bocca sana anche nei casi più avanzati.

Scopri in questa guida come si cura la parodontite, quali terapie vengono utilizzate, i tempi di guarigione, i risultati che si possono ottenere e le regole d’oro per la prevenzione.

Cos’è la parodontite?

La parodontite è un’infiammazione cronica dei tessuti di sostegno del dente (gengiva, osso e legamento parodontale) causata da batteri presenti nella placca e nel tartaro.
Se trascurata, porta alla retrazione delle gengive, alla formazione di tasche parodontali, mobilità e, nei casi gravi, perdita dei denti.

Quali sono i segnali che indicano la presenza di parodontite?

  • Gengive che sanguinano facilmente

  • Gengive gonfie, arrossate o dolenti

  • Alito cattivo persistente

  • Denti che si muovono

  • Recessione gengivale (denti più “lunghi”)

  • Pus tra gengiva e dente

Se noti anche solo uno di questi sintomi, è fondamentale prenotare una visita dal dentista parodontologo.

Come si cura una parodontite? Le fasi della terapia

1. Diagnosi accurata

La cura della parodontite parte da una diagnosi precisa. Il dentista effettua:

  • Sondaggio gengivale (misurazione delle “tasche”)

  • Radiografie per valutare la perdita di osso

  • Analisi della placca e dello stato di igiene orale

2. Terapia causale (non chirurgica)

L’obiettivo è eliminare la causa dell’infiammazione (placca e tartaro):

  • Ablazione del tartaro: pulizia professionale sopra e sotto gengivale

  • Levigatura radicolare (root planing): pulizia profonda delle radici dei denti per rimuovere batteri e tessuti infetti

  • Istruzioni di igiene orale personalizzate: il dentista ti insegna la tecnica migliore di spazzolamento e uso del filo/scovolini

Nella maggior parte dei casi, la sola terapia non chirurgica permette di arrestare la malattia.

3. Terapie aggiuntive

In casi particolarmente avanzati o resistenti:

  • Antibiotici locali o sistemici: solo se prescritti dal dentista

  • Collutori specifici: per ridurre la carica batterica

  • Trattamenti laser: per una pulizia ancora più selettiva (in alcuni studi avanzati)

4. Chirurgia parodontale (nei casi gravi)

Se le tasche gengivali persistono o la perdita di osso è importante, si ricorre a:

  • Chirurgia resettiva: per ridurre le tasche e facilitare l’igiene quotidiana

  • Chirurgia rigenerativa: per tentare di recuperare l’osso e il tessuto perso (con innesti e biomateriali)

La chirurgia viene sempre valutata caso per caso e solo quando le terapie meno invasive non sono sufficienti.

Quanto tempo serve per curare una parodontite?

Dipende dalla gravità del caso e dalla risposta individuale.
Già dopo poche settimane dalla terapia non chirurgica si osservano miglioramenti visibili: gengive meno gonfie, meno sanguinamento, riduzione delle tasche.
Nei casi più avanzati, il percorso può richiedere diversi mesi, soprattutto se sono necessari più cicli di levigatura o interventi chirurgici.

I risultati sono duraturi?

Sì, ma solo se viene mantenuta una scrupolosa igiene orale quotidiana e si effettuano controlli periodici dal dentista (ogni 3-6 mesi nei pazienti con storia di parodontite).
La collaborazione tra paziente e dentista è fondamentale per evitare recidive.

Si possono salvare i denti con la parodontite?

Nella maggior parte dei casi, sì!
Un trattamento tempestivo e personalizzato permette di salvare i denti anche in presenza di mobilità, a patto che non ci sia una perdita di osso ormai troppo avanzata.
Il dentista può consigliare, se necessario, soluzioni protesiche o implantari solo quando i denti naturali non sono più recuperabili.

Prevenzione: la vera arma contro la parodontite

  • Lavarsi i denti almeno due volte al giorno

  • Usare sempre filo interdentale e/o scovolini

  • Limitare fumo e zuccheri

  • Sottoporsi a igiene dentale professionale almeno ogni 6 mesi

  • Effettuare controlli regolari dal dentista, anche in assenza di sintomi

Domande frequenti su “come si cura una parodontite”

La parodontite guarisce definitivamente?
Si può arrestare, ma serve costanza: una volta avuta, bisogna sempre essere più attenti.

La terapia è dolorosa?
No, grazie all’anestesia locale e alle tecniche moderne è tutto sopportabile.

Dopo la cura posso tornare a mangiare normalmente?
Sì, anzi! Un sorriso sano migliora anche la masticazione.

Perché affidarsi allo Studio Dentistico Pellegrini

Presso lo studio Pellegrini a Roma Prati trovi:

  • Diagnosi parodontale precisa e completa

  • Terapie personalizzate, dai primi stadi ai casi più avanzati

  • Un team aggiornato su tutte le novità in campo parodontale

  • Controlli e supporto costante anche dopo la terapia

Conclusione

Curare la parodontite oggi è possibile, a tutte le età e in ogni stadio, ma serve l’intervento di uno specialista e tanta attenzione nella prevenzione.
Non trascurare mai i segnali d’allarme: una diagnosi precoce fa davvero la differenza!